Dog.it | Portale dedicato al mondo del cane e ai dog lovers
Storie

Tanner, nonno cane che insegna al gatto a stare bene


Come cane e gatto? Magari. Infatti, se oggi il gatto Shortie sta bene ed è felice e sereno in una famiglia lo deve all’aiuto dell’anziano cane di casa Tanner. Tutto è cominciato quasi per caso, da uno stallo provvisorio di quel micino sfortunato finito in un rifugio della California e con la salute non proprio florida.

Il gattino trascorreva le sue giornate appallottolato nell’angolo più remoto di un box. Schivo e impaurito, forse per lo stress si è anche ammalato. A ritirarlo su ci ha pensato una trasfusione di sangue da un altro gatto. Dagli esami veterinari, però, Shortie dimostrava di non avere nessuna malattia particolare.

La volontaria del rifugio Mamie Maxwell decise di prendere in mano la situazione e portare Shortie a casa con sé, in maniera da farlo ristabilire del tutto e nel frattempo trovargli una buona adozione. Le cose sono andate in maniera diversa. In cuor suo il gattino particolare aveva già trovato la sua casa: quella di Mamie.

A fargli da maestro di vita familiare è stato il cane Tanner, l’anziano quattro zampe di casa. E’ stato il suo esempio a tirar fuori Shortie da sotto l’armadio, dove si era autoconfinato nei primi giorni. Sulle prime perplesso dalle attenzioni del micio che lo imitava in tutto per filo e per segno, alla fine lo ha accettato con sé prima sul divano e poi in tutti i momenti della routine familiare con le coccole e tutte le gioie e le comodità della vita domestica. Inseparabili.

Leggi anche:

Tassista di buon cuore riporta a casa il cane dimenticato al mercato

Monica Nocciolini

La storia di Emmental, il cane che non vuole nessuno: “Perchè nessuno mi vuole?”

Michele Urbano

Ronnie rubato, dopo 290 giorni riabbraccia il suo umano grazie al microchip

Michele Urbano

Il cane sta per annegare, soccorso al cardiopalma da parte di due passanti

Monica Nocciolini

Abbandonato in un supermercato, cucciolo di cane abbraccia chi lo ha salvato 

Michele Urbano

Volevano abbatterlo perché “abbaiava troppo”. La storia di Markus

aggiornamenti