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Storie

I poveri cani rinchiusi nei recinti, il collare elettrico sempre pronto a dar loro la scossa


Teneva tre poveri cani rinchiusi dentro dei recinti con il collare elettrificato sempre addosso, sempre pronto a far partire la scarica sul collo dei quattro zampe. Le guardie zoofile dell’Enpa di Vicenza hanno denunciato il loro proprietario per maltrattamento di animali. Tutto è partito da una segnalazione, inoltrata alle guardie zoofile di zona con tanto di documentazione fotografica.

Le immagini mostravano un cane da caccia razza breton con un collare di colore blu al collo. Purtroppo, sembrava proprio un collare a scariche elettriche ‘antiabbaio’. Le guardie zoofile Enpa si sono quindi presentate davanti ai recinti dove erano custoditi i cani. Erano un epagnuel breton, un Kurzhaar e un Setter inglese. E tutti indossavano il collare elettrico.

Dopo avere verificato il microchip alla presenza del proprietario, le guardie hanno controllato con il tester in dotazione lo stato di carica della batteria adottata per emettere le scariche elettriche tramite gli elettrodi in metallo al collo del cane. Hanno quindi sequestrato i tre collari come prova. L’uomo, che pratica la caccia, ha tentato di accampare giustificazioni ma non è servito. Adesso è indagato per maltrattamento animali. Il reato prevede la reclusione da 3 a 18 mesi o la multa da 5mila a 30mila euro.

“I danni non secondari che possono provocare sugli animali derivano dal passaggio della corrente elettrica nella zona topografica del collo”, ha spiegato l’ispettore delle guardie zoofile del Veneto Renzo Rizzi. Questa, prosegue, “va ad interferire con l’attività nervosa del nervo vago, responsabile per esempio della conduzione dell’impulso elettrico al cuore, e può causare alterazioni della contrattilità miocardica”.

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