Pacho pensava che la sua vita sarebbe cambiata, ma così non è stato: restituito in canile dopo appena 3 giorni di adozione. L’unica sua fortuna è che è stato almeno portato nella struttura anziché essere lasciato su un marciapiedi come accade a molti cani.
La tristezza nei suoi occhi è immensa.
Pacho è l’ennesima vittima dell’egoismo umano, che concepisce i cani come giocattoli, come passatempi. E quando questo non servono più o non sono graditi, vengono restituiti al mittente o lasciati dove capita in mezzo ai pericoli della strada.
Non solo l’incredulità di Pacho, ma anche quella dei volontari del rifugio è stata tanta: un cane amorevole, buono, che non dava alcun minimo problema. Eppure Pacho si trova lì, solo di nuovo dietro le sbarre, in cerca di una casa.