Dog.it | Portale dedicato al mondo del cane e ai dog lovers

Storie

“Bong è la mia vita”. Povera donna piange all’idea di doversi separare dal suo cane 

storie di cani

La storia che vi raccontiamo oggi riguarda un cucciolo, di nome Bong, affetto purtroppo da una terribile malattia che lo ha costretto ad essere per metà paralizzato.

I suoi ex umani lo hanno abbandonato in un cassonetto, trattandolo di fatto come inutile spazzatura, ma una donna anziana ha deciso di prendersene cura, trasformando per sempre la sua esistenza.

Questo gesto di amore è stato un vero e proprio miracolo per Bong, che ha ricevuto affetto non solo dalla donna, ma da tante persone che si sono mobilitate per offrire aiuti di ogni genere. In molti hanno inviato cibo, medicinali, una cuccia e danaro per pagare una visita veterinaria.

La visita purtroppo ha diagnosticato una mielite spinale, gravissima infiammazione che porta alla paralisi degli arti interessati.

La donna, purtroppo, non poteva permettersi delle cure così esose e quindi ha dovuto separarsi dal piccolo Bong. Il suo pianto disperato è stato immortalato ed entrato nel cuore della comunità, tanto che alla fine tutti hanno deciso di partecipare alla raccolta fondi per curare il piccolo Bong.

Dopo le cure, il piccolo Bong è tornato finalmente a muoversi. La donna e il cane si sono incontrati di nuovo e da allora non si sono mai più separati, contro ogni difficoltà.

Credits: Youtube / SBS Tv

Leggi anche:

“Ti prego, resta qui con me”. Cucciolo di panda si aggrappa alla gamba di un volontario per non lasciarlo andar via. 

dogitpanel

La gattina randagia è incinta, il pitbull le cede la sua cuccia per partorire

Monica Nocciolini

Lo scuolabus gli riporta ogni giorno il bimbo a casa, e il cane ringrazia l’autista

Monica Nocciolini

Il cane è obeso e trascurato, i vicini danno l’allarme e lo salvano

Monica Nocciolini

La storia di Gulliver, il cagnolino che si veste elegante per farsi adottare. 

dogitpanel

Come aiutare cani randagi: due storie dalla Bolivia

Giuseppina Russo