Cane sì o cane no in bar e ristoranti?
Siamo a Sacile (Friuli), in uno dei locali più frequentati della cittadina per le ottime colazioni.
Due signore, clienti abituali del bar, si sono viste allontanare dalla titolare del locale perché erano entrate con il rispettivo pelosetto in braccio, non rispettando, a dire della responsabile, il divieto appeso sulla vetrina esterna. Una di loro racconta:
«Sono una cliente abituale e di solito faccio colazione nei tavolini esterni proprio perché sulla porta c’è il classico cane dentro il cerchio rosso sbarrato; poi fuori c’è la ringhiera a cui fissare il guinzaglio. Stavolta però ho visto la signora davanti a me che aveva chiesto di entrare con il suo chihuahua in braccio. Così ho pensato che finalmente fossero cambiate le disposizioni, che il bar avesse deciso di aprire ai cani e mi sono fatta avanti anch’io».
La titolare a sua discolpa, afferma che il divieto, approvato anche dal Comune di Sacile, è da sempre esposto fuori ed entrambe le signore non avrebbero rispettato la norma volutamente.
I due cagnolini in questione, perché proprio di cagnolini stiamo parlando, sarebbero un chihuahua ed un barboncino, entrambi tenuti in braccio dalle clienti poiché di taglia piccola. C’è chi si schiera dalla parte delle signore senza esitazioni e chi dalla parte della titolare, ma probabilmente in questi casi sono da lasciare da parte del “tifoserie” e usare il buonsenso: se un cane, di qualsiasi taglia, è educato e ha imparato a socializzare con altri cani, a parer nostro può stare tranquillamente in un locale vicino al padrone, a patto ovviamente che non si avvicini al cibo. I nostri amici sanno capire perfettamente quello che possono o non possono fare e pensiamo che portarli con noi non sia un gesto di maleducazione nei confronti di altri clienti.
