Nessuno, purtroppo, è immune a problemi di salute… nemmeno i nostri amati quattro zampe!
A volte capita di non conoscere nemmeno una patologia, se non quando la si deve affrontare in maniera diretta.
È il caso dell’embolia fibrocartilaginea del cane, una malattia sconosciuta ai più.
Vediamone i sintomi e le possibili cure.
Embolia fibrocartilaginea del cane: cause e sintomi
L’embolia fibrocartilaginea del cane è una patologia neurologica conosciuta anche come mielopatia (ischemica, embolica, etc.) o come infarto fibrocartilagineo.
L’animale viene dunque colpito da un’ischemia causata dell’ostruzione di due o più vasi sanguigni collegati.
Ma perché questa malattia colpisce Fido?
Non esiste predisposizione genetica e non esiste condizione predisponente, dal momento che può presentarsi anche in cani in perfetta salute e correttamente alimentati.
Allo stesso modo, seppure i cani di taglia medio grande sembrano più esposti, anche quelli di stazza piccola non sono immuni.
Cause scatenanti potrebbero essere un’attività fisica troppo intensa o un trauma.
I sintomi riconducibili alla patologia sono:
1. Paralisi delle zampe, che può anche essere progressiva, vale a dire a carico prima di una zampa e poi dell’altra
2. Insensibilità degli arti: con la paralisi sopraggiunge anche l’insensibilità delle zampe, incapaci di sentire dolore.
Diagnosi e terapia dell’embolia fibrocartilaginea del cane
In presenza di tali sintomi (o anche “solo” di irrigidimento agli arti) è necessario portate immediatamente il cane dal veterinario.
Questi indirizzerà poi ad uno specialista in neurologia che, tramite una serie di esami ad hoc (TC/RM) e una diagnosi differenziale (tesa ad escludere l’esistenza di altre patologie coi medesimi effetti), confermerà o meno la diagnosi.
Ad oggi non esiste terapia specifica per l’embolia fibrocartilaginea nel cane, per cui il veterinario prescriverà di norma antiinfiammatori e integratori.
Oltre alla fisioterapia, indispensabile per il recupero (fosse anche solo parziale) della funzionalità delle zampe.
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