“Ciao sono il cane Darko, e vengo da lontano”. Inizia a Giacova, in Kosovo, il lungo viaggio di un cucciolone dallo sguardo profondo. Non ha nemmeno un anno, ma i suoi occhi raccontano già tanta vita. Darko è segnato da un’esistenza piccola ma randagia nelle difficoltà di una terra difficile. E’ stato trovato ad appena 2 mesi insieme ad altri cinque cagnolini gravemente denutrito, scheletrico e affamato. Era sotto un cespuglio, e ad accorgersi di lui e degli altri sono stati alcuni militari del contingente italiano della Kfor – Kosovo Force.
I militari lo hanno segnalato alla Lav, e da lì inizia un nuovo capitolo della vita del cane. Si è imbarcato a Durazzo e ha viaggiato in mare fino a Bari. Qui lo aspettavano gli operatori della Lav tra volontari e professionisti che lo hanno preso e portato con loro in una struttura dove è stato sottoposto a controlli medico-veterinari e dove l’educatrice cinofila Amelia si prende cura del suo stato emotivo, per prepararlo all’inserimento in una famiglia.
Presto arriveranno anche gli altri cagnolini trovati sotto a un cespuglio, e intanto da Lav sono partiti dall’aeroporto militare di Pratica di Mare 100 vaccini e antiparassitari a favore dei cani di strada kosovari. Sono le prime due iniziative del progetto a favore dei cani randagi che Lav sta sviluppando in Kosovo in collaborazione con l’Associazione Trentino con i Balcani – ATB, e la Fondazione per i Diritti degli Animali in Kosovo, nata proprio con il supporto di Lav. L’obiettivo? Dare risposta alle problematiche del randagismo nelle aree di Decan e Junik e gettare le basi per una prevenzione strutturata del fenomeno.