Per fortuna negli ultimi decenni la sensibilità verso gli animali si è accresciuta, e ciò ha determinato un cambiamento culturale e sociale che ha indotto anche la legge ad adeguarsi.
Così il codice penale, oltre il reato di abbandono di animali, ha inserito nuovi reati, come:
- uccisione di animali
- maltrattamento di animali
- spettacoli o manifestazioni vietati
- divieto di combattimento tra animali.
Ogni qual volta il reato è compiuto dal proprietario, o comunque col suo assenso, si procede alla confisca dell’animale.
Se si viene a conoscenza di tali crimini, bisogna rivolgersi alle forze dell’ordine, che hanno l’obbligo di raccogliere la denuncia, verificare eventuali responsabilità e porre fine all’azione delittuosa a danno dell’animale.
Eppure possono darsi circostanze per le quali tali denunce non vengono effettuate o restano inascoltate, per cui i maltrattamenti continuano.
In questi casi rubare un cane maltrattato per salvarlo è reato?
Rubare un cane maltrattamento: cosa accade per la legge…
Esiste un precedente di legge.
La Corte di Appello di Brescia aveva condannato per furto alcuni attivisti che avevano sottratto dall’allevamento Green Hill di Montichiari 67 beagle.
Il motivo era rappresentato dai trattamenti inumani a cui gli animali venivano sottoposti, che culminavano con la vivisezione.
Così, il 28 aprile 2012, alcuni attivisti, nel corso di un corteo pacifico, riuscivano ad accedere ai locali dell’allevamento e a portare in salvo più di 60 esemplari.
Venute a galla le condotte dell’allevamento, lo stesso veniva chiuso, ma ciò nonostante veniva avviato un procedimento penale, per furto, nei confronti degli attivisti.
Come detto la Corte di appello di Brescia li condannava.
Di contro, la Corte di Cassazione annullava la sentenza di condanna, escludendo sia la premeditazione sia la volontà di compiere l’azione in questione per il raggiungimento di un vantaggio personale ingiusto: gli imputati sono arrivati a rubare i cani maltrattati solo per salvarli.
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