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Cane in ufficio: i (pochi) casi virtuosi in Italia

Mancano un paio di mesi alla giornata mondiale del cane in ufficio.

Istituita dalla fine degli anni ’90 in Inghilterra, ricorre l’ultimo venerdì di giugno, sulla scorta di diverse ricerche scientifiche e sociologiche secondo cui la presenza del pet favorisce il benessere tra le persone, anche nei luoghi di lavoro.

Vediamo più nel dettaglio quali sono i vantaggi di un cane in ufficio, e dove in Italia è possibile di godere della loro presenza tra le scrivanie…

Giornata mondiale del cane in ufficio: si lavora meglio e di più

Credete si tratti solo di una moda?

Non è così!

Alcuni studi, condotti proprio nel Regno Unito, hanno accertato che le persone che portano spesso il cane in ufficio hanno un grado di soddisfazione delle proprie condizioni di lavoro maggiore rispetto a chi è costretto a lasciarlo a casa.

Ma non di sola soddisfazione si tratta, quanto di un incremento di:

  • produttività (22% in più)
  • concentrazione (+33,4%)
  • dedizione (+16,5%)
  • soddisfazione nella gestione casa-lavoro (+14,9%)
  • qualità della vita lavorativa (+16,9%).

Inoltre, la presenza degli animali rende il clima meno formale e più rilassato e il contatto anche solo visivo con gli animali, per non parlare dell’effetto di coccole e carezze, consente di stemperare eventuali momenti di tensione o stress.

Il risultato è un ambiente di lavoro più sereno, che consente all’intero team di lavorare meglio.

Innescando una maggiore disponibilità, abbattendo le barriere di comunicazione, migliorando i sentimenti di comunità e incoraggiando la collaborazione tra dipendenti.

Ancora, il cane in ufficio migliora la salute.

Alcuni disturbi, come il pollice a scatto, gambe pesanti e fastidi a spalle e braccia, dovuti al troppo tempo passato seduti a digitare, con la presenza di Fido sono maggiormente sotto controllo.

Fare una pausa giocando, coccolando e portando il pet a fare una passeggiata, sono un’arma di prevenzione formidabile.

Gli animali, inoltre, riducono la frequenza cardiaca e la pressione sanguigna.

E che dire dei benefici che ne derivano all’immagine dell’azienda?

La presenza dei cani in ufficio trasmette un’immagine positiva di questa realtà, che appare accogliente, amichevole e rilassata.

In un’azienda pet friendly si produce di più

Tutto questo ha indotto a ripensare la presenza degli animali in azienda oltre la sola Giornata del cane in ufficio.

Cioè, una trasformazione in chiave pet friendly per tutto l’anno.

E l’Italia non è esente da questa ridefinizione (anche se ancora troppo limitata, a dire il vero).

Un esempio virtuoso è la OneDay Group.

Durante il primo lockdown i suoi membri hanno iniziato a portare in ufficio i propri animali, per lo più cani.

Si pensava ad un’usanza temporanea, eppure ci si è accorti che il clima, già molto disteso informale, era molto migliorato e questo aiutava i team member in un momento di forte stress come quello di marzo – aprile 2020.

È stato per questo che l’intera impresa ha deciso di divenire pet friendly.

E la pet policy ha regole chiare (necessarie) e precise: i cani devono essere vaccinati e coperti da polizza assicurativa, e devono essere sempre tenuti al guinzaglio sia negli spazi comuni sia vicino alla scrivania.

Eppure non sono solo realtà private a fungere da esempio, dal momento che anche quelle pubbliche hanno deciso di ridefinirsi in tal senso.

Dal Comune di Milano a quello di Crema, in Lombardia, sono sempre di più gli uffici pubblici che aprono le porte ai quattro zampe.

Il Comune di Crema ha avviato una sperimentazione di un anno.

Quattro sono i cani che frequentano gli uffici, senza che si siano ad ora verificate criticità.

Anche il Comune di Milano è frequentato da cani, mentre negli uffici del Comune di Rozzano abitano stabilmente due gatti adottati dall’amministrazione, e saltuariamente anche i cani di due dipendenti.

Ovviamente, anche in questo caso sono state stabilite norme e requisiti:

  • regolarità delle vaccinazioni
  • taglia media
  • museruola
  • autorizzazione del dirigente del singolo ufficio, incaricato di verificare che i colleghi gradiscano la presenza.

Un ambiente a misura dei cani in ufficio

Regole sì, ma anche accorgimenti di benvenuto per gli amici a 4 zampe.

Per rendere l’ambiente lavorativo “disteso” anche per il cane, si suggerisce di mettergli a disposizione:

  • una cuccia
  • dei giochini
  • dei masticativi
  • una ciotola con acqua fresca
  • almeno tre passeggiate giornaliere, che gli permettano di sgranchirsi e fare i bisogni.

Detto questo, l’augurio e il desiderio è che non si sia più costretti a lasciare il cane a casa per ore dovendo andare a lavorare, ma che le aziende, alla luce dei benefici suelencati, diventino sempre più pet accoglienti

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