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Cura Salute

Singhiozzo nel cane: c’è da preoccuparsi? 


Non solo noi umani singhiozziamo.

Ci fanno buona compagnia anche i cani, sia cuccioli che adulti.

Quando questo movimento involontario del diaframma si presenta occasionalmente è innocuo.

Quando invece si presenta con persistenza può indicare gravi patologie.

Vediamo dunque cosa può nascondere il singhiozzo nel cane…

Perché viene il singhiozzo al cane e quali sono le opzioni diagnostiche

Quando viene esercitata una pressione sul diaframma, ad esempio da parte dello stomaco pieno, oppure quando il nervo diaframmatico si irrita, si verifica un riflesso.

I muscoli respiratori ausiliari e del diaframma si contraggono involontariamente e altrettanto involontariamente si rilassano.

Poiché contemporaneamente avviene la chiusura della glottide da parte delle corde vocali, la pressione aumenta dando luogo al tipico suono del singhiozzo.

Ora, mentre succhiano il latte materno, i cuccioli, sia di cane c umani, ingurgitano più aria del normale. Interviene allora il singhiozzo proprio per rimuovere questo eccesso dallo stomaco.

La stessa cosa avviene anche nei cani, soprattutto dopo che hanno mangiato troppo velocemente oppure se sono stressati.

Ma si tratta appunto di una circostanza occasionale.

Qualora il singhiozzo del cane si protragga per diverse ore o addirittura giorni, bisognerà consultare il veterinario, perché si potrebbero sospettare:

  • ernia iatale: lo stomaco scivola, in tutto in parte, dalla cavità addominale alla cavità toracica attraverso il diaframma
  • pancreatite
  • tumori del sistema nervoso o di altri tessuti all’interno del torace o del collo, che irritano il nervo frenico aumentandone le dimensioni
  • infiammazione del nervo frenico, del cervello o delle meningi
  • avvelenamento (ad es. da farmaci o tossine vegetali).

Elementi che aiutano il medico a formulare una diagnosi corretta sono:

  • le informazioni circa la durata e il verificarsi del singhiozzo
  • i precedenti trattamenti e sintomi
  • il comportamento dell’animale quando mangia e beve.

Oltre che:

  • palpazione: alcune masse (come ad es. tumori o ascessi) a livello di collo, torace e addome così come la pancreatite provocano dolore quando toccate
  • ultrasuoni o radiografia: consentono di visionare anche gli organi interni, per cui possono essere escluse eventuali modifiche della posizione come una rottura diaframmatica
  • esami neurologici: il veterinario verifica, tra l’altro, le capacità motorie e sensoriali del cane
  • esame del liquido cerebrospinale: fornisce indicazioni su una possibile infiammazione a livello cerebrale
  • esame del sangue, come la conta delle cellule infiammatorie e la valutazione dei parametri fondamentali degli organi interni.

Trattamento del singhiozzo nel cane

Nel caso in cui il singhiozzo sia il sintomo di una di queste patologie, è da esse che dipenderà il trattamento.

Per arrestare temporaneamente un singhiozzo persistente che non cessa, è possibile anestetizzare il nervo diaframmatico per un breve periodo utilizzando un anestetico locale.

In tutti gli altri casi il singhiozzo scompare spontaneamente dopo breve tempo.

Due accorgimenti possono essere utili:

  • la ciotola anti-ingozzamento
  • l’abitudine a servire al cane piccole quantità di cibo invece di una sola grande porzione.

In questo modo la possibilità che il singhiozzo nel cane si verifichi dovrebbe ridursi…

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