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Impatto ambientale della carne destinata al pet food

Impatto ambientale della carne destinata a Fido

O per meglio dire, contribuiscono, in maniera positiva o negativa, le scelte che vengono fatte dai padroni di Fido, come anche da quelli di Miao.

E non solo in tema di alimentazione, ma anche di igiene ed educazione.

Vediamo dunque come migliorare l’incidenza che gli animali domestici hanno sulla vita del Pianeta…

Impatto ambientale della carne destinata al pet food

Non ci pensiamo praticamente mai, ma cani, gatti, conigli, uccelli e pesci che vivono nelle nostre case producono un effetto sull’ambiente.

Ora, secondo un centro di studi tedesco (il quarto al mondo per grandezza), il 56 per cento degli abitanti della Terra vive in compagnia di almeno un animale.

Vale a dire circa 800 milioni di compagni domestici (di cui circa 470 milioni di cani e 370 di gatti).

I quali hanno bisogno di mangiare, essere puliti, giocare.

Essendo così tanti, è ovvio che abbiano un impatto ecologico, per di più non trascurabile.

Tant’è che uno studio effettuato in California ha rivelato che la loro alimentazione produrrebbe l’equivalente di 64 milioni di tonnellate di anidride carbonica ogni anno.

Praticamente quanto13 milioni di auto.

È emerso pure che i cani e i gatti americani, russi, brasiliani e cinesi sono quelli che consumano la maggiore quantità di carne.

E purtroppo è risaputo che gli allevamenti di animali da macello consumano tantissimo in termini di acqua, energia, suolo necessario, con una notevole quantità di prodotti di scarto.

Piccoli accorgimenti per contenere l’impatto ambientale del cibo di cani e gatti

Eppure esiste un modo per rendere i pet “più sostenibili”.

A cominciare proprio dall’alimentazione.

Innanzitutto dovremmo imparare a dosare meglio le quantità di cibo che forniamo a cani e gatti, perché è un dato di fatto che l’obesità sia in aumento anche per loro, e che si tratti di un problema di salute non trascurabile.

Accanto a questo bisognerebbe evitare il consumo di alimenti commerciali che contengono carne rossa e pesce, soprattutto se di primissima qualità.

Questo perché la carne da bistecca è uno dei prodotti a più alto impatto.

Mentre tra i pesci il tonno è addirittura a rischio di estinzione, e pescato con tecniche che uccidono anche molte altre specie.

Preferibili dunque carne di pollo o coniglio.

Ancor meglio se si opta per tagli meno nobili o addirittura per i sottoprodotti della macellazione, dal momento che hanno la stessa appetibilità per i nostri pelosi ma si evita che diventino rifiuti.

Si consideri poi all’atto della scelta che il cibo secco è più sostenibile di quello fresco per il suo processo di produzione, oltreché più lungamente conservabile.

Infine andrebbe fatta attenzione al packaging, scegliendo confezioni metalliche che possano essere riciclate invece della plastica.

La cosa migliore comunque sarebbe quella di cucinare in casa per gli amici animali, in modo da scegliere direttamente gli ingredienti, utilizzando come si diceva parti di scarto.

Questo, oltre che giovare all’ambiente, fa certo bene anche a Fido, dal momento che si evitano conservanti e additivi.

Un’osservazione anche in merito alle ciotole per acqua e cibo: molto spesso sono in plastica, mentre sarebbero preferibili quelle in metallo, che sono più igieniche, si lavano meglio, si possono disinfettare facilmente, creano meno problemi di fermentazione, e soprattutto non sono realizzate con un materiale altamente inquinante!

Ulteriori accorgimenti per diminuire l’impatto ambientale dei pet

Eppure non si tratta solo di alimentazione.

Anche l’igiene ha un certo “costo ambientale”.

Si pensi alle lettiere per gatti, e all’inquinamento prodotto dalle sabbie tradizionali. Soprattutto in considerazione del fatto che ogni gatto ne richiede in media 220 kg all’anno.

Molto meglio optare per lettiere composte di elementi naturali, come pellet di legno, cartone, polpa di barbabietola, mais, scarti d’orzo.

Per quanto riguarda i cani, sarebbe preferibile usare sacchetti di plastica compostabile per la raccolta delle feci in strada.

Se invece si possiede un giardino si consideri che con le deiezioni si ottiene del buon concime!

E infine il gioco.

Troppo spesso si cede all’acquisto di giocattoli di plastica.

Ma questi, oltre ad essere potenzialmente pericolosi per l’animale che li morde e ne ingerisce parti, sono realizzati, come si diceva poc’anzi, con un materiale fortemente inquinante.

Meglio dunque optare per quelli in legno, pezza o cartone.

Con questi accorgimenti ridurremo l’impatto ambientale della carne, dell’igiene e della vita quotidiana dei nostri amici a quattro zampe.

Credits Foto: Pixabay.com

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