“È stata un’esecuzione” dichiara il suo padrone. “Me lo hanno ucciso come l’orsa Amarena, senza pietà”.
Luigi Hermanin, residente a Impruneta (Firenze) è il papà umano di Spitz, il cane ammazzato con un proiettile di fucile.
È il 28 settembre, e Hermanin ha presentato l’autopsia veterinaria ai carabinieri della stazione locale per denunciare l’episodio e chiedere giustizia. Non si sa chi sia stato, ma il dolore e la rabbia sono forti.
Ma cosa è successo di preciso?
Spitz era un cane anziano, di dodici anni, completamente inoffensivo. Era a spasso col suo papà che lo aveva lasciato libero, trovandosi in aperta campagna ed essendo così docile e buono.
Ma qualcuno ha voluto fargli del male totalmente gratis: infliggere un dolore così ad un cane innocente e al suo umano, senza una spiegazione.
Spitz era anche molto ubbidiente, bastava infatti il fischio del suo papà per farlo tornare indietro, ma quella mattina non tornerà più.
L’uomo dichiara che c’era una macchina con due cacciatori nei paraggi e che dopo aver sentito lo sparo, ha potuto udire chiaramente il guaito straziante del povero Spitz. Una volta raggiunto è stato trovato in un lago di sangue. Inutile la corsa dal veterinario.
Ad accorrere sul posto sono stati poi i carabinieri allertati stesso dal padrone che hanno interrogato i cacciatori, ma non si è ancora stabilito chi possa essere il colpevole.
Ci auguriamo che la giustizia possa fare il suo corso e che la morte di Spitz non venga messa in dimenticatoio. Speriamo che le indagini possano proseguire per arrestare il responsabile di questa esecuzione totalmente insensata, degna di malvagità ed inciviltà.
Photo Credits: Il gazzettino del Chianti ; Fonte immagine: Fanpage
