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Lo adottano credendolo un cane, invece in Rufus batte un cuore di lupo



Così piccino, scuretto, lo avevano confuso con un cane. Un tenero cucciolo soffice soffice. Invece in Gandalf, così la famiglia adottiva aveva chiamato il presunto cagnolino, batteva un fiero cuore di lupo. E adesso nella sua nuova vita lupesca di chiama Rufus. Il piccino era stato trovato da cucciolo gravemente ferito a seguito di un incidente d’auto. Soccorso e curato anche sottoponendolo a vari interventi chirurgici, aveva poi trovato una famiglia che lo aveva adottato. Ma no, l’indole selvatica dell’esemplare era sempre più evidente man mano che cresceva divenendo uno splendido esemplare di lupo Canis lupus.

Rufus divenne quindi ospite di una struttura privata di Pistoia, in Toscana. All’inizio di marzo 2021, poi, ecco il trasferimento al centro fauna selvatica Il Pettirosso di Modena dove troverà ad attenderlo un habitat a miglior misura della sua luposità. E’ in ottima forma, tuttavia i postumi delle fratture alle zampe posteriori, non completamente recuperati, non gli consentono di poter tornare alla vita libera in natura.

Per portarlo nella sua nuova casa hanno dovuto addormentarlo, perché il carattero selvatico di Rufus è davvero molto spiccata. Quel giorno erano tutti per lui, operatori veterinari della Asl toscana e del Pettirosso, carabinieri forestali e un Tecnico faunista abilitato alla telenarcosi. Una volta sedato, Rufus è stato quindi prelevato dal recinto in cui si trovava e caricato sull’ambulanza veterinaria del centro modenese. Al suo risveglio, dopo un periodo di osservazione e ambientamento, andrà incontro al suo nuovo spazio in una ampio appezzamento boscato in compagnia di alcuni suoi conspecifici.

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