Ci sono casi in cui un cane presenta cecità dalla nascita, e altri in cui l’handicap subentra.
Causato, ad esempio, da diabete, cataratta, glaucoma.
Chiaramente le due condizioni sono molto differenti, anche a livello di socializzazione.
In particolare, socializzare (o ri-socializzare) un animale diventato cieco, che per la maggior parte della vita ha goduto della vista e poi l’ha persa, è una questione abbastanza complessa.
Ecco allora alcuni accorgimenti per facilitare la socializzazione di un cane cieco…
Cane cieco: come aiutarlo a socializzare
Per alcuni cani la privazione della vista equivale ad una perdita della sicurezza in sé stessi.
I padroni dunque hanno il delicato compito di aiutarli a riguadagnarla.
In che modo?
Innanzitutto coltivando gli incontri con i vecchi amici “paciosi” e tranquilli.
Questi comprenderanno che c’è qualcosa di diverso, ma non ci sarà da temere alcunché.
Dopo un primo momento di smarrimento da entrambe le parti, con tutta probabilità torneranno divertimento e feeling.
Quando invece si incontrano tipi più “territoriali” e irruenti, ma comunque conosciuti, tenete al guinzaglio tutti i cani e provate un avvicinamento.
Anche in questo caso la differenza verrà percepita, per cui dovrebbe cambiare l’approccio, non essendo più percepito il cane cieco come un rivale o un pericolo.
Il condizionale comunque è d’obbligo, quindi bisogna essere pronti a conclude l’incontro quando non è il caso.
Diverso il discorso tra animali sconosciuti: in questo frangente la cautela è indispensabile.
È necessario informare sempre l’altro padrone che quello che si trovano di fronte è un cane non-vedente: in caso di tipi dall’indole aggressiva, bisognerà provvedere all’allontanamento.
Se invece il nuovo arrivato è docile e ben disposto, si può tentare l’approccio, lasciando che i cani si annusino a vicenda.
Se i segnali sono positivi, l’approccio può continuare, ma se si notano segni di aggressività o di paura inconsueta è opportuno allontanarsi.
Qualora gli sconosciuti siano sprovvisti di guinzaglio sarà bene stare alla larga, cambiando strada prendendo il cane cieco in braccio: basta un singolo incontro “sfortunato” per pregiudicare e condizionare tutti gli incontri futuri.
Attenzione anche ai luoghi di incontro: andrebbero privilegiati quelli neutri, cioè che non scatenino potenziali conflitti territoriali.
Utile potrebbe essere anche insegnare all’animale privo di vista una parola che segnali l’avvicinamento di un altro cane.
Ci si potrà aiutar con un rinforzo positivo, ad esempio un bocconcino, qualora Fido mostri segni di nervosismo, tranquillizzandolo al contempo con la voce.
In conclusione dunque è possibile socializzare un cane cieco, ma ci vorranno tempo e pazienza, e soprattutto si dovrà essere bravi nel trasmettere all’animale un senso di sicurezza e fiducia.
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