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Razze di cani taglia medio grande

Pastore dell’Anatolia

Pastore dell'Anatolia


Il pastore dell’anatolia è un cane di media-grossa taglia il cui aspetto è sicuramente in grado di incutere timore: ricorda quei guardiani tanto spaventosi che sorvegliano le case e che sono pronti ad aggredire chiunque passi davanti o entri nella proprietà. La verità è che si tratta di un pastore molto forte e indipendente, ma che non è assolutamente così aggressivo come può apparire, nonostante, appunto, un carattere non semplice. E’ stato rimosso dall’elenco delle Razze canine potenzialmente pericolose e si tratta di un cane dalla storia antichissima, che dovrebbe essere conosciuto soltanto per questo e non per timori molto spesso infondati.

La storia e le origini del Pastore dell’Anatolia

Come suggerisce il nome, si tratta di una razza la cui paternità è attribuita indiscutibilmente alla Turchia. Si tratta di una sorta di baluardo turco, dato che poche razze sono state attribuite a tale nazione; nonostante questo, però, il Pastore dell’Anatolia per come lo conosciamo oggi è frutto del lavoro di selezione occidentale, dato che in Turchia sono presenti altri cane da pastore come ad esempio il Kangal, più sfruttati e maggiormente allevati. La nascita di questo cane è dovuta all’incrocio tra diverse razze da pastore turche, più utilizzate di quello dell’Anatolia; secondo molti esperti infatti la sua morfologia è da attribuire a ciascuna di queste razze, a cui somiglia per un verso o per un altro.
Esiste una particolarità per quanto riguarda le sue origini che, se confermata, smentirebbe il cambiamento morfologico e caratteriale ad opera occidentale di cui si è tanto parlato, ma seminerebbe dei dubbi molto importanti anche per quanto riguarda le origini: si tratta di una spiccata somiglianza con i cani da guerra assiri, che venivano fedelmente rappresentati sui bassorilievi del palazzo Assurbanipal a Ninive, nell’odierno Iraq. Questo presupporrebbe un’origine comunque asiatica, ma non turca come è stato detto, e porrebbe dei dubbi sulla decantata modernità ad opera europea che è stata attribuita al pastore dell’Anatolia. Probabilmente si tratta solo di una somiglianza e nulla di più, ma in assenza di certezze al momento tutto può essere vero.
Tra i suoi antenati potrebbe esserci anche il Mastino del Tibet, ma nemmeno su questo punto ci sono documentazioni ufficiali: sono incroci che si sono svolti troppo tempo fa per avere delle garanzie assolute. Nel 1965, quindi davvero moltissimo tempo dopo rispetto ad uno Standard già formato ma non riconosciuto, tale razza ebbe un suo primo Club, formato in Gran Bretagna. Già identificato come molossoide, venne nella stessa occasione redatto il suo Standard. Non è certo un cane che si può definire sconosciuto, visto che il pastore dell’Anatolia è stato a volte molto nominato, ma è un cane il cui allevamento non è molto sviluppato e quindi si corre il rischio di incappare in cani allevati male. Attenzione quindi al professionista al quale scegliamo di rivolgerci.

Il carattere e la vita con il Pastore dell’Anatolia

E’ forse una delle poche razze che non necessitano di alcun tipo di educazione e addestramento per diventare dei perfetti guardiani della casa: è una caratteristica davvero innata, quindi basta che riconoscano la nostra abitazione come proprietà per dare subito vita ad una grande operazione di difesa della casa. Allo stesso tempo bisogna ricordare che tale casa deve essere con il giardino: spesso la taglia del cane non influisce sulla necessità di un appartamento di grandi dimensioni, ma il carattere di questo cane lo rende inadatto alla vita in una piccola casa. Scegliamo quindi questo cane se viviamo in una casa con il giardino.
Per quanto riguarda il suo carattere, non si tratta assolutamente di una razza che va considerata alla portata di tutti, anzi, in considerazione di molti fattori si può dire che sia considerata “per pochi”: questo non significa che sia un cane aggressivo, un “cane killer” come addirittura è stato detto (quando invece nessun caso di cronaca è da attribuire a lui, che del resto non è per nulla diffuso!), ma che si tratti semplicemente di un molossoide molto forte, indipendente e testardo che ha bisogno di una persona in grado di socializzarlo correttamente, di educarlo, di imporsi nel modo tipicamente dolce ma ‘utile’ che bisogna adottare con tutti i molossoidi.
E’ reattivo ed è un grande lavoratore, spesso da’ l’impressione di non stancarsi mai ma questo non significa che possa essere sottoposto illimitatamente a sforzi intensi. Ovviamente, anche in considerazione del suo passato, è un cane robusto (non poteva permettersi di non esserlo), ed anche per tale ragione ha una forte resistenza sia al caldo che al freddo. Bisogna sottolineare che questo non significa doverlo lasciare in giardino tutto il giorno, senza protezioni anche se c’è la neve: ma che sicuramente non è un cane che ci farà penare per non farlo tremare dal freddo o ansimare dal caldo.
E’ un cane che spesso sa individuare il leader e che lo rispetta, ma molto spesso dimostra una tendenza poco incline all’addestrabilità: capita infatti che, una volta percepita una minaccia di imminente pericolo, passi all’azione senza chiedere il permesso di nessuno e se questo può essere considerato assolutamente utile in determinate circostanze, in assenza di pericolo magari percepito erroneamente come tale può essere una situazione sgradevole da gestire per il proprietario. Non si tratta di aggressioni immotivate ma di scelte prese forzatamente, in modo proporzionale al pericolo. Bisogna quindi dare atto di grande coraggio a questa razza ed imparare ad apprezzarla di più per quello che realmente è.

Pastore dell’Anatolia Misure: Altezza e Peso

Taglia medio-grande
Maschio: altezza 74-80 cm / peso 60-65 kg
Femmina: altezza 71-78 m / peso 40-48 kg

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