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Striscia il pericolo, riecco le processionarie


Dal loro modo di incedere, tutte perfettamente in fila, prendono il loro nome colloquiale: sono le processionarie del pino o della quercia, che nella loro denominazione scientifica si chiamano Thaumetopoea pityocampa o processionea a seconda dell’albero che alloggiano. Non sarebbero altro che vermetti pelosi, se non fosse che quei peletti sono terribilmente velenosi, talvolta causa di choc anafilattici anche importanti. Per questo entrarci in contatto può risultare davvero pericoloso soprattutto per i bambini e per i cani.

Essendo larve destinate a diventare farfalle notturne, fanno la loro comparsa con l’inizio della stagione calda, a primavera inoltrata. E dunque rieccole, in campagna come in città. Attenzione massima! Sì perché la peluria del lepidottero è nociva non solo se toccata, ma anche se inalata o ingerita. Per Fido che viaggia col naso a terra è davvero un pericolo che può rivelarsi anche fatale.

Il processo infiammatorio si manifesta prima con l’aumento improvviso della salivazione, con la lingua che nel giro di pochissimi minuti si ingrossa in maniera anche spaventosa fino a poter soffocare il cane. In altri casi, se i peli urticanti entrano in contatto con la lingua, ne distruggono le cellule fino a provocare perdite di intere porzioni della lingua.

In caso di contatto: che fare?

Che fare, nel malaugurato caso in cui il cane sia entrato in contatto con la processionaria? L’evoluzione del male è assai rapida. Bisogna quindi innanzitutto neutralizzare più possibile la fonte infiammatoria praticando immediatamente abbondanti lavaggi della bocca o della parte in pericolo con una soluzione di acqua e bicarbonato. Una volta praticata questa prima manovra, via di corsa dal veterinario.

Importante: le colonne di processionarie sui marciapiedi non vanno schiacciate. Infatti la peluria velenosa rimane attiva anche se l’animale è morto. In più, lo schiacciamento ne provoca la dispersione in aria: così le possibilità di contatto, ingestione, inalazione, si moltiplicano. La disinfestazione, obbligatoria per enti pubblici e spazi privati, va affidata a operatori specializzati.

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