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Storie

Aldo il segugio, usato per la caccia e poi lasciato morire di stenti



Pelle e ossa, pieno di parassiti tra zecche e pulci, terrorizzato: così i volontari Oipa hanno trovato nei pressi di Siracusa un cane ormai dall’apparenza quasi di uno spettro. Lo hanno chiamato Aldo. Lui è un segugio del Giura e adesso è stato portato al sicuro e viene seguito dai veterinari.

A documentare il ritrovamento e le condizioni di questo splendido cane è stata proprio Oipa, che sulla sua storia ha diffuso una nota: “Forse abbandonato perché inadatto alla caccia o tenuto legato e scappato in cerca di cibo, Aldo era privo di microchip quando è stato recuperato, magrissimo, affamato. Nessuno l’ha reclamato, nonostante la denuncia di ritrovamento”, scrivono dall’organizzazione.

Ai primi controlli clinici, il cane appariva solo molto, molto denutrito. Invece, dopo qualche giorno gli operatori trovano Aldo disteso a terra con la bava alla bocca e la lingua fuori. Escluso l’avvelenamento, dato che il cane era lì con loro sotto controllo.

La diagnosi

I medici hanno trovato il motivo di quel malore. Forse nei giorni disperati in cerca di cibo, il segugio aveva ingerito corpi estranei. Un pezzo di legno gli era rimasto conficcato nella gola, provocando una grave infezione e un ascesso che lo avrebbero presto ucciso. Per salvarlo è stato necessario l’intervento chirurgico, seguito da una robusta terapia antibiotica e una pappa ipernutriente.

Ancora una volta, la ricaduta. Nuova corsa in clinica, nuovi accertamenti e la diagnosi inclemente: Aldo ha la leishmaniosi e l’erlichia. Dovrà quindi continuare ad assumere i suoi farmaci, ma già adesso Oipa lancia un appello a chi voglia aiutare questo cane tanto sfortunato aprendogli un nuovo orizzonte di serenità: “Questo dolcissimo cane – scrivono i volontari – nonostante le privazioni e i soprusi subiti è molto affettuoso e docile. E’ la bontà fatta cane”.

Foto: OipaFoto: OipaFoto: Oipa

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