Dog.it | Portale dedicato al mondo del cane e ai dog lovers
Image default
Storie

Abbandonato in una casa disabitata: non smette di ululare fino che non lo trovano



Questo cucciolo è stato abbandonato con una corda legata al collo in una casa completamente disabitata e pericolante.

La sua determinazione però gli ha permesso di vivere, di essere trovato da dei passanti, i quali sono stati attirati dalle sue urla di aiuto.

Le persone, non pensavano inizialmente che i lamenti provenissero da quella casa disabitata. Sostenevano che questi provenissero da una zona limitrofa e che per un fenomeno di eco, apparivano lì, dentro quel luogo oscuro ed ostile.

Ma poi, grazie all’insistenza di questo cucciolo, si sono convinti che l’ululato venisse proprio da lì e si sono decisi a chiamare aiuto.

Arrivati i soccorritori, questi si sono recati nel seminterrato e hanno fatto la terribile scoperta: un povero cucciolo (in foto) legato con una corda stretta intorno al collo.

La corda gli aveva completamente lacerato il collo e gli impediva di scappare.

La cattiveria in questo gesto è estrema: il povero cane in questo modo, non avrebbe potuto sfoggiare alla sorte, ma sarebbe morto di stenti, di fame e di sete. Un gesto davvero malvagio che denota ancora una scarsa capacità di empatia dell’uomo nei confronti dei nostri amici a 4 zampe.

Il piccolo è stato salvato e oggi sta bene, ma cerca casa.

 

Leggi anche:

Il cane Lol dalla parte della giustizia per le vittime di violenza

Monica Nocciolini

“Perchè mi hai fatto questo?”. Cagnolina fissa il muro e trema di paura, dopo essere stata abbandonata 

Michele Urbano

Nonnina ucraina deve abbandonare il suo cane per sfuggire alla guerra. Quando lo rivede piange dall’emozione

Michele Urbano

“Andate in pace e possibilmente adottate un cane randagio”

Monica Nocciolini

“Ti prego, portami con te”. Cane attende il maestro all’uscita di scuola sperando che lo adotti 

Michele Urbano

Tifoso inglese mette in vendita il suo cane sui social. “Ha distrutto i biglietti per la finale di Wembly, qualcuno lo vuole?”

Michele Urbano