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Storie

Sei cani vittime di accumulatrici, li libera Enpa a Salina



Si chiama animal hoarding, sindrome di Noè, o accumulo compulsivo di animali. Spinge la persona che ne è affetta ad accogliere e raccogliere animali a dismisura rispetto a spazi e possibilità di accudimento. Il finale è sempre di degrado e trascuratezza per i poveri pet. E’ da questa condizione che l’altro giorno Enpa ha liberato sei cani sull’isola di Salina, una delle Eolie.

“Sei cani denutriti, infestati da parassiti, tenuti in condizioni oltre ogni immaginazione”, racconta la nota dell’Ente nazionale protezione animali che solo pochi giorni prima aveva portato a termine un intervento simile a Pavia. In quel caso, avevano liberato 28 Breton.

Questa volta la storia inizia da Summer, oggi 7 anni, vissuta in un cumulo di macerie ricoperto di escrementi. L’avevano presa con sé due donne, madre e figlia, in condizioni di indigenza. In breve tempo Summer, non sterilizzata, viene lasciata a se stessa e inizia a fare cuccioli.

La Sezione Enpa di Santa Marina si interessa del caso, anche sollecitata dai vicini che si lamentano: “Il cane spesso scappa e si rifugia proprio nella non distante casa del delegato Enpa di Santa Marina Antonello Battaglini che la sfama, cerca di curarla. La libera una volta da una catena annodata al collo, un’altra volta da una sorta di pettorina fatta con delle corde che provocano nella povera Summer delle vere e proprie piaghe“.

“Si sentono abbai, guaiti ma nessuno può neanche immaginare le reali condizioni in cui questi poveri esseri stanno vivendo. Quando finalmente si può procedere al sopralluogo lo scenario che i volontari Enpa si trovano di fronte è sconvolgente: sei cani, infestati dalle pulci, che dormono nei loro stessi escrementi, terrorizzati, magri, pieni di infezioni”.

“Uno va incontro ai volontari strisciando e facendosi pipì addosso per la paura. Un cane è incastrato con una lenza”. Gli operatori Enpa questa volta sono arrivati in tempo. Hanno curato, pulito, sterilizzato i cani che ora sono affidati ai volontari. Hanno fatto la loro prima passeggiata. Si sono sciolti dall’emozione sperimentando affetto e carezze. Per loro si prepara il futuro.

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