In pochi conoscono questa storia, la storia di Lampo, un cane davvero speciale, un cane viaggiatore.
Lampo è stato un meticcio vissuto a cavallo tra glo Anni ’50 e Sessanta e per anni ha condotto la stessa vita dei ferrovieri: ogni mattina dalla cittadina toscana di Campiglia, prendeva il treno alla stessa ora e sfruttando anche le coincidenze per viaggiare tutta la nostra Penisola, girò in lungo e in largo. Un vero spirito libero!
La sua storia è stata raccontata in un libro per ragazzi, dal titolo “Lampo il cane viaggiatore“.
Ma veniamo ai fatti. Lampo amava i treni ed era un cane davvero intelligente. Nella sua vita si affezionò particolarmente al Signor Elvio Barrettani, il ferroviere che gli diede il nome e se ne prese cura. Spesso Lampo si recava in stazione e prendeva il treno per Piombino, per andare a trovare la famiglia di Barrettani, in particolare la figlia Mirna.
Il cane amava profondamente i treni e la libertà, ma purtroppo proprio un treno gli tolse la vita. Un giorno Lampo, nonostante conoscesse alla perfezione le stazioni e addirittura la tabella oraria, fu travolto da un treno merci e morì sul colpo.
Non fu però mai dimenticato: grazie ad una raccolta fondi gli venne fatto un monumento a Campiglia, sua città natale e passò così alla storia. La notizia arrivò anche in America, dove fu pubblicata da alcuni quotidiani.
Lampo è stato un cane speciale, un cane viaggiatore ed oggi viene ricordato, oltre che con il suo monumento dedicato, anche con il libro illustrato, progetto al quale volle partecipare anche Barrettani in persona, proprio per ricordare i bei tempi passati con Lampo.