Durante un’intervista rilasciata per il Corriere della Sera, Arcangelo Caressa, addestratore di Bruno, sostiene di sapere bene chi è stato ad uccidere Bruno.
“Ricevevo minacce di morte da una settimana; so chi è stato“.
Caressa sostiene che Bruno sia stato ucciso per vendetta, anche se il vero bersaglio sarebbe stato lui.
Bruno aveva partecipato a diverse indagini che avevano portato alla luce giri clandestini di combattimenti fra cani. Inoltre, questo cane molecolare era impiegato nella ricerca di persone scomparse. Insomma, un vero e proprio eroe a 4 zampe, che aveva fatto tanto bene alle persone. A Bruno bastava annusare un indumento per condurre i suoi umani dritti dritti sulla pista corretta. Era un vero portento.
Bruno era stato prelevato da una famiglia che non lo voleva; dicevano che era aggressivo. Caressa ha speso anni di riabilitazione con il cane, diventando il suo addestratore ed accompagnandolo nei suoi progressi. Col tempo Bruno era diventato molto noto nell’ambito Endas, collaborando anche con le Forze dell’Ordine in diverse operazioni.
La comunità piange la sua scomparsa e Caressa dichiara che non si darà pace finché non vedrà il colpevole di Bruno, che ribadisce sapere chi possa essere, tra le sbarre.
Anche l’onorevole Brambilla e la premier Giorgia Meloni hanno dichiarato che faranno di tutto per acciuffare il colpevole di tale barbarie.