Benzodiazepine per ansia e stress e fluoxetina per la depressione e la mancanza di appetito. Cosa succede ai cani che affiancano gli umani in Occidente?
Esiste un terreno poco battuto, di cui molti ignorano l’esistenza, legato al forte incremento della somministrazione degli psicofarmaci ai nostri amici a quattro zampe. Negli ultimi anni sono aumentati a dismisura i cani che vengono sottoposti a trattamenti farmacologici per disturbi del comportamento.
Fenomeni di aggressività sono spesso legati a patologie più complesse, anche per gli animali. Spesso tutto ciò viene ignorato dai propri umani, ma ci si domanda che cosa sta portando gli aumenti di casi di aggressione da parte di cani ai loro umani.
Da cosa è dovuto tutto ciò? Sembrerebbe che negli ultimi tempi, non solo gli umani, ma anche i loro fedeli compagni a 4 zampe, debbano sottoporsi a terapie farmacologiche per disturbi di umore e comportamento.
Nella società occidentale molti cani sono impattati dagli stessi disturbi che affliggono i loro padroni e per questo il mercato degli psicofarmaci è in costante crescita.
I veterinari sottolineano l’importanza di essere sempre seguiti quando il proprio cane necessita di tali tipi di terapie. Improvvisare con il fai da te potrebbe rivelarsi fatale per il cane.
Intanto gli esperti si domandano se sono solo le routine stressanti, alle quali spesso i cani occidentali sono sottoposti, a squilibrare la loro natura o se ci può essere dell’altro.
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