Oggi vi parleremo di una storia che sta facendo discutere ed è stata riportata anche dai media americani: una cagnolina di nome Nina, dopo essere stata salvata da una pesante situazione di abusi e degrado, potrebbe rischiare di tornare dal suo aguzzino, a causa di una sentenza di un giudice.
Ma partiamo dal principio.
Nina è un cane di taglia media, dolce e affettuoso. È stata sequestrata dalle autorità al suo precedente padrone, poiché veniva picchiata e affamata. Quando è stata recuperata era sottopeso e riportava i segni delle botte. Nonostante ciò, il suo carattere mansueto non è mai venuto meno.
Esattamente un anno fa (dicembre 2024) Nina lasciava insieme altre due sorelle la casa degli orrori, un appartamento a Gorizia. Una delle altre due cagnoline è morta per i maltrattamenti subiti dopo pochi giorni che si trovava in clinica veterinaria.
La sentenza del primo giudice aveva quindi stabilito che Nina poteva essere adottata, vietando al suo padrone-aguzzino, di poter detenere altri cani per i due anni consecutivi (una pena, a parer nostro, irrisoria).
Da un anno Nina vive felice e amata con la sua nuova famiglia, ma questo sogno potrebbe presto trasformarsi in un incubo. Un nuovo giudice infatti ha stabilito che Nina deve tornare al suo legittimo proprietario, spingendo di fatto il cane fra le braccia del suo carnefice.
Nina è stata strappata alla suo nuova famiglia adottiva e ora si trova in canile in attesa del verdetto. La sua mamma umana farà di tutto per evitare che torni in quella casa, ma potrebbe fallire nel suo intento.
I social intanto si mobilitano per questa giusta causa.
Credits foto: La Stampa



