Sono molti i “pets” che arrivano al Canc di Grugliasco (Torino) e lo fanno in pessime condizioni.
Gli animali da compagnia più bistrattati sono le tartarughe e i conigli (per non parlare dei pesci rossi, che al Canc non ci arrivano nemmeno, perché vengono gettati nei gabinetti…).
Qui, nella clinica veterinaria universitaria, aperta 24 ore su 24, gli animali arrivano per essere curati e ridati ai loro legittimi proprietari, ma spesso capita che in quel centro ci rimangano a vita.
Si tratta di animali che vengono volutamente abbandonati dai proprietari, i quali sostengono di “averli trovati in strada”, ma che di fatto sono animali domestici rifiutati.
C’è chi infatti quando non li vuole più, li abbandona in struttura dicendo di averli recuperati. Una dinamica questa, ben nota ai veterinari della clinica.
Smascherare questi soggetti è facile: al momento di ritirare il proprio animaletto, danno forfait.
Quando non finiscono al CANC però, purtroppo finiscono direttamente in strada. E qui la situazione si complica. Oltre al difficile recupero da parte degli operatori, spesso animali di questo tipo liberati in natura, se sopravvivono, possono arrecare danni a delicatissimi sistemi ecologici.
Non sono stati poi pochi i casi di tartarughe trovate con i gusci rotti dentro i bidoni dell’immondizia, come se fossero oggetti malfunzionanti da smaltire o conigli lasciati liberi sulle statali.
Si tratta di atti, che ricordiamo, sono tutti passibili di denuncia e di pagamento di multe fino a 5 mila euro.
Abbandonare un animale in strada è un atto vile e crudele che rientra nel maltrattamento. Per questo le leggi oggi si sono inasprite. Il fine è solamente quello di tutelare delle anime senzienti che non hanno colpa se non quella di essere capitate nelle famiglie sbagliate.
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