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Storie

Il cane ucciso dalla trappola dei bracconieri



Avevano disseminato un bosco di cappi d’acciaio per catturare selvaggina in modo fraudolento, invece in quelle trappole dei bracconieri ha trovato la morte un povero cane. E’ successo a Vieste, sul Gargano. A intervenire all’interno del parco nazionale è stata la polizia locale, insieme ai veterinari dell’azienda sanitaria e ai volontari della Lega del Cane.

La caccia nell’area del parco è vietata sempre, ma ancor più lo sono questi mezzi che provocano negli animali una morte lenta, cruenta e dolorosa. Sul corpo del cane adesso verrà condotta l’autopsia. Il cane è risultato essere di proprietà di una famiglia, che adesso lo piange e chiede giustizia.

Al momento è stata sporta denuncia penale contro ignoti alla procura. L’ipotesi è quella di detenzione e uso di mezzi di caccia illeciti, maltrattamento e uccisione di animali. L’esame autoptico dovrà certificare l’esatta causa della morte del cane. Sulla base di quel referto sarà possibile definire la fattispecie precisa di reato.

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