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Comportamento Curiosità

Cose che al cane non piacciono e comportamenti che non apprezza



I cani sono animali intelligenti e proprio per questo, pur non essendo dotati di parola, sono capaci di capire il nostro umore interpretando la mimica facciale, la postura, il tono della voce. Ma noi umani siamo altrettanto bravi nell’interpretare gli atteggiamenti dei nostri animali domestici?

Non tanto!

Recenti ricerche dimostrano che alcuni nostri comportamenti, peraltro molto comuni, “urtano” la sensibilità dei pelosi: eccone quattro…

4 cose che al nostro cane non piacciono

Molto spesso ci comportiamo con Fido in modi che diamo per scontato gli siano graditi, quando in realtà alcuni di essi vengono interpretati diversamente dai nostri quattro zampe, e per questo possono creare in loro disagio se non addirittura disappunto.

Il primo di questi è accarezzargli la testa.

Il capo è per i cani uno spazio strettamente personale, per cui il fatto che tollerino qualche colpetto dai loro padroni non significa che apprezzino. Molto più gradita una bella strofinata sul dorso vicino alla coda, sul petto o sullo sterno.

Anche abbracciarlo forte non è un comportamento “comprensibile”, non appartenendo al “bagaglio etologico” del cane (contrariamente ai primati, a cui anche noi apparteniamo). Addirittura nel mondo canino se uno posiziona una zampa sul dorso di un altro è in segno di predominanza.

Dunque, se mentre lo abbracciamo Fido tende le orecchie, irrigidisce i muscoli, si lecca la bocca ed evita il contatto visivo è probabilmente nervoso: meglio cercare una forma di interazione per lui più “interpretabile”.

Terzo atteggiamento poco piacevole per l’animale: portarlo fuori solo per fare una pipì.

La passeggiata per il cane non è solo espletazione dei bisogni corporei, ma anche conoscenza e comunicazione, per cui ben vengano le annusate che dunque non vanno impedite, perché significherebbe negare la più intrinseca natura dell’animale.

Ultimo atteggiamento umano poco apprezzato da Fido è il ricorso eccessivo al linguaggio parlato, o ancor peggio un suo uso antitetico rispetto a quello corporeo.

Innanzitutto perché è vero che i cani possono imparare il significato di alcuni termini, ma certo non dell’intero vocabolario, e poi perché se a voce diciamo a Fido di stare seduto, ma poi stiamo a braccia aperte e magari accovacciati è più che logico che sarà spinto a venirci incontro (e rimproverarlo non farà altro che accrescere la confusione).

Ecco detto, in breve, col cane cosa non fare per avere con lui una comunicazione chiara e serena.

Credits Foto: Pixabay.com

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