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Storie

Trova un cane abbandonato nel bosco ma da sola non riesce a aiutarlo. E scatta la staffetta solidale



Sole, vista fantastica, natura rigogliosa: quella domenica era tutto ciò che Olivia desiderava mentre percorreva il sentiero di trekking del Sasso Scritto, la Roche Ecrite nell’omonima riserva naturale francese. D’improvviso, lui: un povero cane stremato e ferito, non in grado di camminare, accasciato lungo il sentiero. Olivia voleva a tutti i costi aiutarlo, ma il quattro zampe andava portato in braccio e i suoi 25 chili di peso erano impossibili per lei da sostenere nelle due ore e mezzo di marcia sul viottolo scosceso e fangoso che la separavano dalla civiltà e, più che altro, dalla sua auto.

Olivia era disperata. Il suo cuore era straziato mentre riguadagnava la via del ritorno dovendo a malincuore lasciare lì quel cane in difficoltà e allo stremo delle forze. Poi l’idea di contattare l’associazione Rpa di Saint-Gilles per chiedere aiuto. E i soccorsi sono arrivati. In molti si sono offerti per recarsi a prendere il cane. Prima Jp, uno degli attivisti dell’associazione. Anche lui, però, da solo non ce la faceva. Gli si sono quindi aggiunti altri due volontari, Hydia e suo marito.

La donna, intanto, era rimasta all’imbocco del sentiero in attesa ripromettendosi di adottare il cane trovatello qualora fossero riusciti a trarlo in salvo. E’ stato un piccolo miracolo. Mogio, dolorante e smagrito il cane si è lasciato avvicinare. I volontari gli hanno fatto scivolare sotto al corpicino un telo che è servito a mo’ di barella per trasportare il quattro zampe lungo il cammino. Sono arrivati alla strada con le braccia distrutte, ma dopo tre ore di fatica ce l’hanno fatta e hanno consegnato il cane a una clinica veterinaria per un controllo completo.

Identificarlo è stato impossibile, poiché il cane era privo di microchip. La sua età presunta è intorno ai 6 anni. I veterinari lo hanno sottoposto a flebo per reidratarlo e gli hanno somministrato anti-infiammatori per ridurre i dolori dovuti all’artrosi e a una displasia dell’anca che si pensa di ridurre chirurgicamente. Tra qualche tempo. Ora c’è da fargli recuperare le forze. Intanto ha un nome: Simba.

?Mise A jour du Post : le Loulou a été retrouvé par Jp Hydia et son mari après 2h30 de marche difficile on leur souhaite…

Pubblicato da Association RPA su Lunedì 22 febbraio 2021

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