La Gran Bretagna non sta passando uno dei suoi periodi migliori. Il carovita ha lasciato in difficoltà tantissime famiglie inglesi e una delle conseguenze di questo rincaro è l‘abbandono degli animali domestici. Non entreremo nel merito di questa scelta, poiché impossibile giudicare le condizioni personali e familiari di coloro che prendono una così triste decisione, ma ci limiteremo a dire, che esistono purtroppo casi reali dove le persone sono davvero obbligate a compiere questa scelta.
A raccontare questa triste storia è Sue Barrett, receptionist in un rifugio per cani e gatti a Londra.
Alla Mayhew, associazione dove Sue lavora, arrivano tantissimi proprietari di cani e gatti e quello che la donna racconta e che hanno tutti in comune la stessa storia: una scelta obbligata, dettata dal carovita. “Sono tristi e frustrati quando arrivano qui” racconta Sue Barret.
“Vengono da noi perché sentono di non avere altra scelta che abbandonare i loro animali”
Nei primi mesi del 2025, la RSPCA (Society for the Prevention of Cruelty to Animals) ha registrato più di 5.700 abbandoni di animali domestici, con un aumento del 32% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.
Insomma dati non proprio rassicuranti quelli che ci giungono dalla Gran Bretagna e intanto inizia una nuova emergenza: quella dell’affollamento dei canili, ovviamente saturi dagli abbandoni e dalle cessioni di proprietà.
