Ad Addis Abeba, Etiopia, una giovane salvatrice aiuta cani e gatti randagi in difficoltà, scegliendo di ribellarsi all’indifferenza del resto della comunità.
Si chiama Feven Malese, ha 29 anni ed ha una missione: portare le cure necessarie e ridare dignità agli animali che ogni giorno vivono per le polverose strade della metropoli etiope.
Feven ha costruito un rifugio improvvisato, dove ospita circa 40 animali. Altri ben settecento fra cani e gatti, vengono invece sfamati direttamente in strada. Ogni giorno una nuova avventura per cercare di nutrire tantissimi randagi in difficoltà, in una città che spesso non guarda agli animali.
La cultura è il primo scoglio, dichiara la giovane donna, per questo gli attivisti cercano di intervenire sulle persone, oltre che direttamente sugli amici a quattro zampe.
In Etiopia i cani sono visti come “guardiani“, ma non come compagni. Il cane resta un animale e spesso non ci si chiede se può avere anch’esso dei sentimenti o dei bisogni. La versione che Feven vuole proporre è quella di cani come amici, come fedeli compagni di vita da rispettare, amare e mai abbandonare.
Addis Abeba è una città moderna, una città che cresce a ritmo smisurato con alti grattacieli e palazzi e in questo contesto, dove modernità e povertà si scontrano, a rimanere indietro sono proprio gli animali di strada, spesso esposti ad enormi pericoli.
In molti qui comprano cani costosi, come simbolo di uno status sociale che vuole imitare quello occidentale, ma in strada ci sono tantissimi randagi bisognosi.
Feven insieme ad altri attivisti, si batte per le vaccinazioni dei cani per evitare loro l’abbattimento per malattia, per la sterilizzazione e per portare loro cibo.
Photo credits: La Stampa
