La famiglia di Maki abita a Belgrado e un giorno ha scelto di recarsi da un veterinario della città richiedendo la cosiddetta “eutanasia per abbandono”. È stato praticamente portato dal veterinario perché il cane non rientrava più nei progetti familiari futuri; in altre parole, volevano disfarsi di lui per sempre, come se fosse un oggetto, più che un essere senziente.
Il veterinario però a tale assurda richiesta, ha scelto di non intervenire. Maki è un cane giovane, sano, con un futuro davanti a sé, ma anche educatissimo e buono. Perché quella scelta? Beh la risposta è semplice e va cercata nella totale di mancanza di sensibilità di certe persone. Il cane era stato preso “per gioco”, senza comprendere la reale responsabilità che un gesto del genere comportasse.
Il veterinario di Maki ha scelto di affidarlo ad un’associazione che ora se ne prende cura. Il piccolo troverà sicuramente una famiglia adottiva che lo ami davvero.
Credits foto: La Stampa