Dog.it | Portale dedicato al mondo del cane e ai dog lovers
Image default
Storie

“Troppo buono”, poliziotto a quattro zampe congedato. Ora scaccia gli uccelli in aeroporto



Il suo destino appariva segnato: il cane pastore tedesco Ozzie, nato e cresciuto nel corpo di polizia australiano del Queensland, deve diventare un agente provetto. E invece no. “Troppo buono”, è stata la sentenza dei suoi addestratori che, quando il cane ha compiuto i 18 mesi, si sono resi conto che mai e poi mai avrebbe rinunciato a giocare e rincorrere palline al posto di criminali matricolati.

E allora? Il congedo dalle forze di polizia. La sua inclinazione al gioco lo ha però reso perfetto per un altro lavoro: rincorrere e scacciare gli uccelli dalle piste dell’aeroporto di Brisbane. Quello sì che gli riesce bene! Non c’è pennuto che si azzardi a capitare a tiro di Ozzie, per la soddisfazione del suo nuovo istruttore e proprietario Jackson Ring.

E’ lui a raccontare anche all’edizione online del Daily Mail che decolli e atterraggi sono a prova di uccello, adesso, a Brisbane. Qui Ozzie pattuglia 1700 ettari di scalo aeroportuale mettendo in fuga ogni intruso alato. Nei giorni di riposo il suo proprietario lo porta a spasso al parco e lui che fa? Di nuovo rincorre e scaccia gli uccelli. Gli piace proprio, è il suo gioco preferito. Per questo è sempre di ottimo umore. In aeroporto è il beniamino di tutto il personale.

Leggi anche:

Cagnolino restituito al canile dopo 3 giorni di adozione: la sua sofferenza è immensa

aggiornamenti

Il cane inconsolabile cerca di scavare la tomba del suo umano defunto

Monica Nocciolini

Quell’insolita confidenza con la vicina, così Pilly ha aiutato la sua mamma a smascherare il marito infedele

aggiornamenti

Questo signore di 94 anni è innamorato dei cani della sua vicina e quello che fa ogni giorno è commovente

aggiornamenti

Abbandona il cucciolo con una corda al collo e lo infila in un sacchetto

Monica Nocciolini

Infila il suo cane in un trasportino troppo piccolo per passare i controlli aeroportuali. La bufera sui social

Stefania Di Carlo