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Storie

Mette in salvo il suo cane, poi muore: “Mi è rimasto solo lui, vi prego salvatelo”



Sono tantissime le storie d’amore che ogni giorno vi raccontiamo, quelle in particolare in cui i nostri amici a quattro zampe si rendono spesso autori di gesti d’amore senza uguali.

Questa storia, in particolare, riguarda il caso inverso. E’ un uomo a mettere in salvo il suo cane non pensando a se stesso.

Peri, 63 anni senza fissa dimora, si era trasferito dalla Grecia a Londra nel 1989 e aveva lavorato come autista per 11 anni prima di cadere in miseria. Dopo la fine di una storia d’amore ha cominciato a vivere in auto che gli fu successivamente sequestrata. Finì così per strada. Peri era molto noto nella zona ovest di Londra e benvoluto da tutti. Il personale della metro di Cockfosters gli ricaricava la sua Oyster card (il biglietto elettronico usato nei trasporti pubblici nella City) in modo che potesse viaggiare verso l’aeroporto di Heathrow e passare la maggior parte delle notti al Terminal 5. Lo stesso personale dell’aeroporto provvedeva a dargli da mangiare di tanto in tanto. La storia dell’uomo aveva colpito tutti, infatti alcuni dipendenti della British Airways avevano inaugurato una raccolta benefica con l’obiettivo di far tornare Peri a casa e riabbracciare la famiglia che non vedeva da anni. Oltre 6.000 sterline sono state raccolte col crowdfunding.

E’ la storia di Peri,  che in una gelida notte d’inverno a Londra ha disperatamente chiesto aiuto per il suo cane Django che stava morendo di freddo: “Vi prego aiutatelo,  fuori si gela. E’ tutto quello che mi resta“. L’uomo ha portato in salvo il suo cane presso un canile gestito dalla polizia che ha raccolto il disperato appello accogliendo l’animale ma lasciando Peri fuori al gelo. E qui la storia ha dell’incredibile.  Infatti una poliziotta senza cuore, Bhupinder Kalsi dopo aver preso in consegna il cane ha letteralmente sbattuto fuori il pover’ uomo con temperature sotto lo zero. Peri qualche ora dopo era stato trovato moribondo e dichiarato morto poco dopo ucciso dall’ipotermia. Bhupinder Kalsi è stata accusata per non aver preso in considerazione alternative ragionevoli prima di respingere Peri.

L’amica di Peri, Jenny Perry, hostess per la British Airways (che si era occupata della raccolta fondi per lui), era presente in tribunale. Devastata dalla sua morte, ha pianto per gran parte dell’udienza. Peri aveva chiesto a Jenny di badare a Django in molte occasioni, e ora la donna si prenderà cura del cane in modo permanente.

Una storia incredibile che dimostra quanto anche l’uomo sia in grado di amare il suo cane. Peri ha rinunciato alla sua vita, pensando a mettere in salvo per primo il suo fedelissimo e amico Django. Onore agli uomini come lui.

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