«Acchiappalevrieri» è un servizio offerto dai volontari di Varese che rintraccia cani scomparsi. Sono circa 300 i cani che ogni anno vengono recuperati anche grazie l’uso della tecnologia.
Conoscenza del territorio e utilizzo competente di droni perfetti per volare sulle zone più impervie. Sì perché spesso i cani scomparsi vengono recuperati proprio in luoghi desolati e boscaglie, difficilmente scandagliabili a piedi.
Dormono in auto, se serve, come dei veri e propri detective, fino quando non riescono a portare a casa il risultato. Dei veri e propri eroi quelli della fondazione Acchiappalevrieri, nome curioso, che nasce proprio dal recupero del levriero della sua fondatrice, Debora Fiora.
Da quella volta Debora è rimasta per vent’anni in prima linea per cercare di aiutare le persone in difficoltà.
L’associazione opera in due modi: indicando un vademecum da seguire ai proprietari di cani scomparsi e agendo direttamente con grande sapienza sul territorio.
Restare vicino al punto in cui si è smarrito il cane, che potrebbe ritornare sui suoi passi anche dopo diverse ore dalla sua sparizione è il primo consiglio utile che viene dato dall’associazione, dopodiché i volontari si attivano con droni e gabbie di metallo per “intrappolare” i cani fuggiti. Il tutto viene poi registrato passo dopo passo, da remoto.
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