Dog.it | Portale dedicato al mondo del cane e ai dog lovers
Image default
Notizie

Frida è salva! Dimessa la “volontaria a quattro zampe” che era stata avvelenata



Frida sta meglio ed è tornata a casa. La goldern retriever di 3 anni, volontaria a quattro zampe che martedì scorso, si era sentita male dopo aver mangiato un’esca avvelenata, probabilmente trovata nel parco dell’Albereta di Firenze.

La vicenda ha coinvolto emotivamente un’intera nazione e la notizia è diventata virale. Migliaia di messaggi di affetto sono giunti a Frida che fa parte del Gruppo Firenze – CISOM – Corpo Italiano di Soccorso dell’ Ordine di Malta.

Frida è una volontaria a quattro zampe impiegata per gli interventi di protezione civile e di assistenza ai senzatetto.

Dopo alcuni giorni di ricovero in prognosi riservata alla clinica veterinaria di Firenze Sud, l‘emorragia si è fermata e ieri Frida è tornata a casa da Dino Fierli e Claudia Bernini, marito e moglie, proprietari che la stanno accudendo. L’augurio è che potrà presto tornare alla sua attività preferita, quella di “volontaria”.

«Siamo molto felici di aver ricevuto questa ondata di affetto e di interessamento nei confronti della nostra unica soccorritrice a quattro zampe. Attendiamo ancora di poter condividere il ritorno al nostro gruppo – ci dicono dal Cisom di Firenze – ma apprendiamo con gioia delle dimissioni assistite. Ci saranno ancora diversi controlli e un’attenta valutazione dei danni epatici ma noi aspettiamo Frida».

Proprio il Cisom aveva lanciato appunto l’hashtag #aspettiamofrida che ha raccolto in questi giorni tantissimi messaggi di solidarietà e di vicinanza da tutta Italia.

Leggi anche:

Strage di cani randagi nel Salernitano, è caccia all’avvelenatore

Monica Nocciolini

Addio ad Alessia Monti, l’angelo dei cani di Bologna

Michele Urbano

Chicco, 1 anno e mezzo, è una rinuncia di proprietà, ma lui sorride ancora! Adottiamolo!

Stefania Di Carlo

“Mi fa un baffo il gatto nero”, festival pet friendly contro pregiudizi e luoghi comuni Venerdi 17 novembre

Michele Urbano

Prima “Roger”, ora “Rufus” e a breve chissà. Si chiede aiuto per questo Setter che tornerà in canile

Stefania Di Carlo

Prigionieri senza colpa. Guardate la sofferenza di questa mamma insieme ai suoi cuccioli dietro le sbarre del canile

Stefania Di Carlo