Una triste fine per Rocky, cagnolino che abitava in provincia di Torino, nella cittadina di Cumiana, insieme al suo umano che ora racconta l’accaduto.
Rocky aveva 11 anni ed era quindi un adorabile anzianotto. Viveva con il suo amato papà, un agricoltore che possiede una cascina nelle campagne di Cumiana.
Il piccolo era libero di girare e spesso si avvicinava alla pista ciclabile dove passano molte persone durante il giorno, una zona dove di certo non si può sparare.
Il suo corpo è stato ritrovato proprio in quell’area, non lontana da casa, in avanzato stato di decomposizione.
Rocky quella sera non era rincasato e il suo papà aveva dato l’allarme. Nemmeno i suoi vicini, che spesso lo avevano con loro, avevano viso Rocky. Nessuno sapeva niente, ma nessuno poteva immaginare una così triste fine.
Ritrovato solo qualche giorno più tardi, Rocky era stato ucciso con più colpi di fucile, verosimilmente da un cacciatore, il quale probabilmente avrà visto qualcosa muoversi in mezzo l’erba alta. Rocky era di taglia piccola e non era ben distinguibile in mezzo alle frasche.
Ora al suo papà Celestino restano solo i ricordi. “Mi mancherà tanto il mio guerriero” dichiara a Torino Today.
E intanto ci si domanda su cosa possa essere successo, se il cane possa essere stato scambiato per un animale selvatico, o se si tratta di un atto volontario. Quello che è certo è che l’area dove è stato ucciso il piccolo Rocky è un’area urbana, seppur circondata dalle campagne. La pista ciclabile a pochi metri è infatti ampiamente frequentata durante il giorno.
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