Dog.it | Portale dedicato al mondo del cane e ai dog lovers
Image default
Storie

Netturbino trova un cane ferito e lo lancia nel compattatore: licenziato



Ha preso in braccio quel cane ferito a bordo strada non per soccorrerlo, ma per lanciarlo ancora vivo nel compattatore dell’immondizia su cui stava lavorando. Il netturbino della città brasiliana di Presidente Figueiredo è stato licenziato e la società che si occupa della raccolta rifiuti multata. Il cane è stato ritrovato ormai morto nella discarica.

L’uomo, 35 anni, durante il suo servizio e sotto gli occhi dei colleghi che non sono intervenuti ha notato il cane ferito sul marciapiede. Secondo le testimonianze aveva le zampe rotte. Lo ha catturato legandogli una fune al collo, poi con quella lo ha trascinato sull’asfalto fino al camion per poi lanciarlo nel retro del compattatore. Vivo.

La scena orribile è stata fotografata dai passanti e condivisa su Facebook. La notizia è montata soprattutto dopo la condivisione da parte di una nota conduttrice televisiva, Xuxa Nave. Da lì è stato scalpore, tanto che una petizione sulla piattaforma Thepetitionsite.com dal titolo Demand justice for injured dog murdered in a trash compactor! ha raggiunto quota 131.634 sottoscrittori, meno di 37mila dei quali dal Brasile, segno di quanto la vicenda abbia scioccato il popolo del web da tutto il pianeta.

Esse cachorrinho, que atravessava a rua, sem mexer com ninguém, teve as patas quebradas, ainda agonizando a dor foi…

Pubblicato da Xuxa su Venerdì 29 maggio 2015

Leggi anche:

Gli regalano una piscina per fare il bagnetto, ma lui preferisce continuare a lavarsi nel suo amato secchio

Michele Urbano

Adotta il cane in rifugio, poi gli lega un masso al collo e lo getta in mare

Monica Nocciolini

Cuccioli di panda in mostra in Cina. “La scena più tenera che io abbia mai visto”

Michele Urbano

La storia di Poldo, il cane che aspettava i bambini fuori da scuola

aggiornamenti

Il cane tre mesi chiuso sul balcone, lo salvano i vicini dando l’allarme

Monica Nocciolini

“Finalmente libera”. La storia di Tilly, liberata dalle catene e dagli abusi

Michele Urbano