Un aspetto drammatico e inquietante della guerra israelo-plaestinese, che è emerso, grazie ad un’inchiesta di “The Guardian” e del collettivo “Arab Reporters for Investigate”, riguarda l’utilizzo di cani come arma.
Centinaia di cani stanno venendo addestrati in Europa, da aziende specializzate, per poter essere usati come arma d’assalto durante i conflitti. In futuro questi cani potrebbero essere venduti per altre guerre.
I migliori amici dell’uomo, trasformati in oggetti di sofferenza e dolore.
I cani vengono infatti addestrati per attaccare: il loro unico scopo è mutilare e uccidere chiunque si trovi loro davanti. Una vera e propria arma.
Si tratta perlopiù di razze Belgian Malinois e Pastori Tedeschi, cani utilizzati già anche dalle forze militari di tutto il mondo.
Questo è un aspetto davvero inquietante su cui riflettere, se pensiamo soprattutto al fattore economico-commerciale che spinge questa tratta a prosperare. Aziende senza scrupoli, al servizio di potenti senza volto, sono infatti le fornitrici di questi “cani-assassini”, fin da piccoli addestrati ad uccidere.
Come blog sul cane e sul benessere animale, ci viene spontaneo domandarci cosa ne verrà fatto di questi esemplari quando non serviranno più o se dovessero risultare “poco gestibili” nel tempo.
Oltre a danneggiare gli esseri umani, questi 4 zampe hanno il destino segnato, diventando meri oggetti. Un’osservazione etologica e non solo dal punto di vista umano, poiché i cani non scelgono di combattere.
Si tratta di un’altra faccia della guerra sulla quale vogliamo farvi riflettere. Perché non importa di quale guerra o di quale Stato si parli, quello che conta è comprendere la complessità degli eventi e la crudezza di questi.
Credits foto: La Stampa