La storia di Bear ha commosso i cuori. Questo cane dall’aria impaurita e perduta è stato adottato appena un’ora prima di chiudere gli occhi per sempre.

Bear era un randagio che viveva per le strade del Texas e dopo tanta sofferenza, mai avrebbe sospettato che una volta al sicuro in rifugio, sarebbe stato soppresso. Questa è infatti la dura legge USA: se un cane non viene adottato entro tempi prestabiliti, si avvia verso l’eutanasia.
Dopo tante adozioni per i suoi “compagni di prigione”, Bear era ancora lì, chiuso in gabbia e rannicchiato sulla sua copertina, l’unico affetto che gli rimaneva. Un giorno però, la decisione improrogabile: deve essere soppresso tramite eutanasia. Una sentenza di morte, per la sola colpa di non essere mai stato voluto da nessuno.
Eppure la sorte cambia le carte in tavola e per Bear qualcosa di magico accade: una richiesta di adozione inaspettata appena un’ora prima della sua condanna.
Una famiglia ha chiesto di lui dopo i tanti disperati tentativi che Garvis, la sua volontaria preferita, gli aveva dedicato nel tentativo di farlo conoscere e adottare.
Garvis racconta di un cane perfetto: calmo, socievole, equilibrato; un cane col carattere ideale per un’adozione. La stessa volontaria non riusciva a capire come mai Bear fosse stato inserito nella lista “cani non adottabili”, un elenco di anime che sono prossime alla morte, senza avere nessuna colpa.
Il giorno della soppressione di Bear, i cani condannati a morte erano 28.
Ventisette sono stati uccisi per eutanasia, solo Bear si è salvato.
Questo ci invita ancora una volta a riflettere sull’importanza dell’adottare.



