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31 cani salvati grazie alla Riforma Brambilla



Un caso emblematico della protezione animale prende forma in provincia di Pavia: 31 cani Staffordshire Bull Terrier, rinchiusi in gabbie molto ristrette e senza acqua, hanno trovato una nuova via grazie a una svolta legislativa. La recente Riforma Brambilla ha permesso di trasformare atti di maltrattamento in percorsi di affidamento definitivo, affidando gli animali a enti tutori come l’Oipa, che ora cura le adozioni nelle famiglie del territorio. L’indagine, condotta tra Verona e Pavia, ha acceso i riflettori su condizioni di sofferenza e ha mostrato quanto possa essere decisiva una risposta rapida, capace di restituire dignità a chi non può difendersi da solo.

Una svolta per le adozioni

Nel corso dei controlli emerge un quadro che invita all’azione: 31 Staffordshire Bull Terrier vivevano in gabbie, inferiori a un metro quadrato, con frequente mancanza di acqua. Segni di disidratazione cronica e usura dei denti segnalano una lotta quotidiana per cercare di liberarsi dalle strutture. Il sequestro è stato eseguito dai Nas di Cremona, con il supporto del Nucleo delle guardie eco-zoofile dell’Oipa di Pavia, che è diventato custode giudiziario dei cani. L’inchiesta ha inoltre chiarito che la detenzione aveva finalità commerciali, aggravando la dinamica di sfruttamento.

Intervento e custodia

«Un traguardo importantissimo, che vede l’applicazione della Riforma Brambilla sul maltrattamento degli animali» riferisce Pierangelo Greggio, coordinatore del Nucleo di guardie dell’Oipa di Pavia. Grazie a questa cornice normativa, gli animali possono essere affidati in via definitiva a strutture di tutela o a famiglie affidatarie, riducendo tempi e cicli di giustizia. L’iter giudiziario ha dimostrato come sia possibile trasformare un episodio di sofferenza in una nuova casa, garantendo la continuità delle cure e della vigilanza necessarie.

Quadro normativo e prospettive

La Riforma Brambilla entra in vigore a luglio e abilita procedure più rapide per affidare animali vittime di maltrattamento a organismi di tutela, spesso evitando lunghi iter processuali. Per quanto riguarda i 31 cani, l’Oipa ha assunto la custodia e coordina ora un percorso di adozione responsabile, collaborando con famiglie affidatarie e centri di accoglienza. L’obiettivo è offrire una seconda opportunità ai cani, mantenendo alto il livello di protezione grazie al monitoraggio delle condizioni e al supporto etico del pubblico.

Guardie, adozioni e orizzonti futuri

Questa esperienza evidenzia come la tutela degli animali possa trasformarsi in una cornice di solidarietà: le guardie eco-zoofile e l’Oipa lavorano per garantire adozioni consapevoli, con famiglie che rispettano i bisogni specifici della razza Staffordshire Bull Terrier. Gli step successivi includono controlli, accompagnamento nelle prime settimane e campagne di sensibilizzazione per prevenire il maltrattamento e promuovere le buone pratiche di educazione e cura degli animali in casa.

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