Si parla oggi sempre di più delle adozioni di animali presso canili e rifugi cittadini, pratiche sicuramente da preferire rispetto gli acquisti in allevamento, ma come si adotta un cane?
Sfatiamo innanzitutto un mito: l’adozione è un processo semplice di per sé, ma spesso ci possono essere “paletti” durante l’iter, a causa della non idoneità dell’adottante. Tali restrizioni sono spesso poste dalle associazioni stesse.
Ma vediamo ora gli step per adottare un cane da una struttura.
Il primo step da seguire consiste nell’identificare un canile adatto, magari nelle zone limitrofe di residenza. Spesso non serve andare lontano per dare una nuova vita ad un cane. Anche in tanti canili di prossimità ci sono anime bisognose che hanno storie drammatiche o hanno vissuto a lungo la strada.
Dopo essersi rivolti ad un canile si deve consegnare il documento di identità in corso di validità e compilare un questionario di idoneità. Quest’ultimo consiste in alcune domande di routine, quali domicilio e/o residenza, numero dei membri che abitano la casa e tipologia di abitazione.
In molti poi si chiedono: è gratuito adottare un cane?
Qui la risposta è dipende: ci sono canili che richiedono il pagamento di una tassa di adozione che va dai 100 ai 150 euro, mentre in altre strutture, adottare è completamente gratuito.
Ci si può informare preventivamente telefonando in struttura e richiedendo informazioni utili. In ogni caso, la tassa comprende i vaccini e la sterilizzazione, poiché i cani vengono già seguiti da un veterinario mentre si trovano in struttura.
Alcuni canili mettono poi in pratica il “pre-affido“, un periodo di affidamento durante il quale si può testare la convivenza con il nuovo amico a quattro zampe. Durante questo periodo potresti ricevere dei controlli da parte dell’associazione/canile, finalizzati a raccogliere informazioni e valutare la convivenza.
Se nessun problema è insorto, si procede con l’adozione vera e propria.
Sappi poi che dal momento in cui un cane entra in famiglia, ci sono alcuni comportamenti obbligatori da tenere: innanzitutto provvedere a registrare Fido a livello sanitario e successivamente inserirlo in famiglia in modo graduale, soprattutto in presenza di altri animali.
Adottare può salvare una vita ed oggi più che mai è tempo di comprenderlo.
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