In molti oggi detengono un animale d’affezione. Si stima che oggi il 37,7% degli italiani dai 18 anni in su dichiara infatti di avere un animale in famiglia.
I nostri amici pelosi sono poi considerati molto di più che semplici “animali”, ma anzi, sono parte integrante della famiglia.
In molti oggi si chiedono se sia obbligatorio segnalare la presenza di un 4 zampe in famiglia, per questo abbiamo scelto di fare chiarezza.
La registrazione alle anagrafe è obbligatoria solo per i cani, al fine di combattere abbandoni e randagismo. Per i gatti resta a discrezione dell’umano detentore.
Ma come segnalare quindi il proprio cane, registrandolo all’AAA (Anagrafe Animali di Affezione).
Molto semplice: basta recarsi dai veterinari Asl della propria circoscrizione, oppure da un qualsiasi veterinario di fiducia, richiedendo la registrazione all’Anagrafe Canina (ente regionale che registra solo esclusivamente i cani del proprio territorio). Questo comporta automaticamente l’inserimento di un microchip sottocutaneo sull’animale.
Il microchip è un dispositivo elettronico che permette di identificare il cane e di collegarlo al proprietario in caso di furto, abbandono o smarrimento.
È importante infine, registrare l’animale entro un limite di tempo utile (massimo 60 giorni dalla nascita).