Manfredonia: la comunità si indigna per gli atti di crudeltà perpetrati ai danni di animali indifesi. L’ultimo tentativo l’annegamento di un gatto legato ad una corda, scongiurato solo grazie ad un passante.
Avevano già ucciso un’intera cucciolata di una docile cagnolona e stavano per uccidere anche un povero gatto che urlava terrorizzato. Proprio le sue “urla” hanno attirato un passante che ha fermato i ragazzini.
La città di Manfredonia esprime la sua profonda indignazione e Piera Rosati, presidente Lndc Animal Protection, sostiene che le istituzioni devono collaborare maggiormente, per fare campagne di educazione e sensibilizzazione nelle scuole, poiché i casi di violenza sono in aumento su tutto il territorio.
“Non possiamo più giustificare questi comportamenti come delle ragazzate perché, in realtà, sono un serissimo campanello d’allarme di personalità che, crescendo, potranno diventare ancora più problematiche e pericolose, non solo per gli animali ma per tutta la società.”
In effetti sono molti gli studi che collegano violenza sugli animali in età infantile e adolescenziale con la violenza su persone in età adulta.
Stiamo crescendo nuove generazioni sempre più problematiche e violente e dobbiamo prenderne atto.
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