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Storie di fragilità e resilienza
In una periferia di Reggio Emilia si consuma una scena che parla di vita quotidiana, freddo e speranza insieme: una donna di 64 anni vive dentro un’auto priva di motore, insieme ai suoi tre cani, Chicco, Freddi e Argo. senza casa e vivere in auto non sono solo etichette: sono la realtà di ogni giorno, scandita da lamiera, rumori e la ricerca ostinata di un minimo di stabilità, tra necessità immediate e la dignità che non si ferma di fronte alle difficoltà.
La protagonista e le circostanze
La donna, che per trent’anni ha lavorato alla Metasystem di Reggio, ha incontrato una spirale difficile legata al gioco d’azzardo: ha perso denaro, contatti e la casa. Il rifugio attuale è un veicolo affittato da uno sfasciacarrozze, destinato alla rottamazione entro l’8 novembre. Dopo un breve soggiorno in una stanza offerta da un parente, è tornata a vivere all’aperto, accompagnata dai suoi fedeli compagni pelosi e dalla dignità che cerca di preservare tra spazi stretti e notti recenti.

Una famiglia a quattro zampe
Per questa persona in difficoltà, i cani non sono meri animali ma una componente essenziale della famiglia. cani e affetto restano insostituibili, anche quando la pensione mensile scivola sotto i mille euro e una parte viene pignorata per rimborsare debiti. Le aiuti sociali disponibili sono limitati e gli ostacoli legati all’ISEE rendono complessa l’accesso alle strutture di accoglienza, che raramente accettano animali e vietano la compagnia a quattro zampe.
Interventi pubblici e prospettive
La situazione ha catturato l’attenzione di Dario De Lucia, consigliere di Coalizione Civica, che ha definito la condizione estremamente grave e ha chiesto interventi concreti. Secondo lui, i servizi sociali hanno avviato solo colloqui conoscitivi, mentre servono risposte strutturali che tengano conto anche della fiducia e della fedeltà degli animali domestici, evitando separazioni dolorose quando possibile.
La vicenda invita a una riflessione ampia sulle politiche di protezione sociale, alloggi e accoglienza animale. Mentre l’auto resta il rifugio di fortuna, cresce la richiesta di misure mirate che offrano un tetto dignitoso, un sostegno economico concreto e la possibilità di restare insieme ai propri amici a quattro zampe, senza rinunciare alla dignità di ogni individuo.



